Batar Marzo
Nell'ultima sera di febbraio e nella prima di Marzo, nei paesi si celebravano le osade, si gridava
a marzo, manifestazione detta anche batar marzo.
Una credenza sosteneva che marzo arriva solo se viene svegliato del suo torpore invernale, insomma deve
essere chiamato osando, gridando e facendo del chiasso.
Anticamente, marzo era il primo mese dell'anno e come oggi si va incontro all'anno nuovo battendo pentole, mestoli,
bidoni, coperchi, producendo un chiasso che vuole imitare quello che i Salii, sacerdoti di Marte, facevano durante la processione in onore del loro dio, appunto il primo dell'anno romano.
Nella tradizione preromana, Marte è una divinità agraria di origine italica, e si dice che la famosa racola, la raganella, sia stata inventata dagli etruschi e usata nei riti agrari per
"chiamare" la primavera assopita nel sonno invernale. Ora, la racola viene usata dalla chiesa nelle cerimonie liturgiche della Passione di Cristo, giovedi, venerdi e sabato santo, quando i liga le campane, cioè non si suonano le campane.
Marte divenne dio della guerra, quando gli agricoltori, specie nel nord d'Italia, erano riservisti dell'esercito, pronti a impugnare le armi in caso di invasione da parte di nemici.
San Giovanni Lupatoto ripete la tradizione l'ultima sera di febbraio; gli osadori, i partecipanti, partono da quattro punti diversi
del paese e in corteo, trascinando e sbattendo pentole, bidoni e coperchi convergono in piazza, dove avviene l'incontro con le autorità.
In molti paesi, hanno conservato in motivo di maridare le butele, sposare le ragazze, rendendo pubblico il loro fidanzamento con la canta;
CORO - Siamo par entrar marzo su questa tera, par maridar 'na bela butèla!
(Rumore di bandoti).
SOLISTA - Ci ela, ci no ela?
CORO - La Teresina bela!
SOLISTA - Ci ghe denti par moroso?
CORO - Luciano noioso! (Lungo rumore di bandoti).
SOLISTA - Còssa ghe dènti par vèra?
CORO - 'Na rua de pièra!
SOLISTA - Còssa ghe dènti par recìni?
CORO - Do pière de molìni!
SOLISTA - Còssa ghe dènti par dota?
CORO - Du tòchi de piòpa!
SOLISTA - Còssa ghe dènti par zavàte?
CORO - Do scòrza de patàte!
SOLISTA - Còssa ghe dènti par oro?
CORO - La cadena del toro! (Rumore di bandoti).
CORO - Siamo par entrar marzo su questa tera, par maridar 'na bela butèla!
Dino Coltro
Comune di San Giovanni Lupatoto, assesorato alla cultura
Pro Loco di San Giovanni Lupatoto
in collaborazione con il "Gruppo Ciclistico Girardi"
rivive

Sabato 28 Febbraio 2009 alle ore 19.30
Lunghe file di bidoni, bandoti e bussoloti infilati con il fil di ferro, trascinati,
strapeghé per le strade del paese e bastonati da stuoli (s-ciapi) di ragazzini,
buteleti e butelete, per fare fracasso e bordel.
Questo era il Bàter Marzo nella tradizione di San Giovanni Lupatoto, quasi un rito da celebrare l'ultimo giorno di Febbraio,
per scacciare l'inverno e accogliere Marzo, il mese della primavera.
- CORTEO DEL CORNO (Via Garibaldi)
- CORTEO DELLA VETRARÌA (Canale Milani)
- CORTEO DELLA PONTA (Via Belluno)
- CORTEO DEL POSSO (Via Manara)
si ritroveranno davanti al Centro Culturale in Piazza Umberto I°
per poi proseguire verso la Scuola Media G. Marconi - Via U. Foscolo.
Al termine rinfresco per tutti i presenti.
BAMBINI, RAGAZZI E GENITORI SONO INVITATI A PARTECIPARE AI CORTEI, ARMATI DI BANDOTI, BASTONI, TAMBURI E BUSSOLOTI. 
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